Nelle residenze per anziani si respira una brutta aria.
Secondo lo studio internazionale GERIE, pubblicato sullEuropean Respiratory Journal, nelle residenze sanitarie assistite di mezza Europa il respiro degli anziani ospiti va in affanno, perché laria che respirano è di cattiva qualità.
Lo studio ha raccolto dati analizzando gli ambienti di 50 RSA in 7 Paesi, Italia compresa, e monitorando le condizioni di 600 anziani ospiti, per verificare le correlazioni fra qualità dellaria nella residenza e salute respiratoria di chi ci vive.
Abbiamo misurato le concentrazioni di polveri inalabili come PM10 e polveri ultrafini come PM0.1, ma anche formaldeide e gas irritanti e inquinanti, ovvero biossido di azoto e ozono. Inoltre, pur non essendo propriamente un inquinante ma un indicatore della qualità dellaria, abbiamo valutato anche la quantità di anidride carbonica, che tende a salire se gli ambienti sono poco ventilati racconta Giovanni Viegi, coordinatore dellindagine e direttore dellIstituto di Biomedicina e Immunologia Molecolare del CNR di Palermo.
Dallanalisi emerge, senza sostanziali differenze fra i vari Paesi, che nelle strutture ci sono concentrazioni abbastanza elevate di tutti gli inquinanti considerati e che solo un ospite su cinque può cambiare laria della propria stanza in misura adeguata. Al crescere dello smog nelle stanze aumenta di pari passo il disagio respiratorio degli anziani.
"Le fonti dell'inquinamento rilevato nelle Rsa sono svariate - spiega Viegi -. Le più importanti sono penetrazione di inquinanti esterni, gas prodotti da cucine e caldaie, sostanze organiche rilasciate di materiali di costruzione, mobili e prodotti usati per le pulizie. Da segnalare anche il fumo di tabacco, se non è rispettato il divieto o è permesso fumare allesterno vicino alledificio".
Gli anziani sono molto suscettibili allaria sporca perché hanno difese immunitarie più scarse e se vivono in RSA sono costretti a stare in luoghi chiusi, con molte altre persone e poche possibilità di muoversi: tutti elementi che aumentano lesposizione e peggiorano la salute respiratoria generale.
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La buona qualità dell'aria aumenta il rendimento in ufficio.
Per i ricercatori di Harvard, che hanno pubblicato lo studio su Environmental Health Perspective, le persone che lavorano in ambienti ben arieggiati, con bassi livelli di CO2 e di inquinamento degli spazi chiusi, ottengono punteggi migliori nelle funzioni cognitive rispetto a quelli che stanno in uffici meno green con livelli di inquinamento e CO2 considerati standard.
Gli studiosi hanno messo sotto la lente l'impatto dell'aerazione della stanza, di prodotti chimici e CO2 sulla funzione cognitiva dei lavoratori esponendo 24 lavoratori a livelli differenti di CO2, ventilazione e concentrazioni di composti organici volatili, comunemente emessi negli uffici. I partecipanti esposti agli ambienti con la migliore qualità dell'aria, nelle performance cognitive ottenevano, in media, punteggi doppi rispetto a quelli che lavoravano in ambienti tradizionali.
I ricercatori sottolineano anche l'impatto dei livelli di CO2: il punteggio medio scende quando il tasso di CO2 aumenta. "Questi risultati suggeriscono che anche modesti miglioramenti della qualità dell'ambiente interno potrebbe avere un impatto profondo sulle performance decisionali dei lavoratori", ha detto Joseph Allen dell'Università di Harvard, autore principale dello studio.
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Sabiana e l'Expo.
Il padiglione dell'Azerbaijan è stato uno dei più ammirati di Expo.
Il percorso proposto dai progettisti si snoda attraverso tre sfere di vetro su più livelli che rappresentano tre diverse biosfere. La prima è dei paesaggi, la seconda è quella delle nove zone climatiche azerbaigiane, la terza è quella delle culture tradizionali e dell'innovazione.
Sui tre livelli, collegati da scale mobili, vengono mostrate le risorse naturali, agricole e produttive del Paese. Una struttura non facile da climatizzare, anche a causa della forma sferica. Fondamentalmente si trattava di trovare una UTA piuttosto bassa come altezza che potesse avere portata di aria e potenza sufficiente a raffrescare e riscaldare l'ambiente che con grossa superfice vetrata aveva un carico termico sensibile elevato, il tutto con una macchina silenziosa.
La OCEAN Sabiana ha risolto questi problemi.
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Proroga in vista fino al 2016 dei bonus per la riqualificazione energetica.
L'ipotesi di proroga fino a dicembre 2016 delle due agevolazioni fiscali, in scadenza al 31 dicembre 2015, è sempre più concreta.
I Ministri dell'Economia, Pier Carlo Padoan, e delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, concordano sull'allungamento di un altro anno dell'Ecobonus del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici e del bonus del 50% sulle ristrutturazioni.
Con molta probabilità, le due agevolazioni saranno prorogate con le stesse condizioni attualmente in vigore. In ogni caso le nuove regole saranno definite nella Legge di Stabilità 2016, in fase di prima stesura presso i Ministeri.